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'Io stesso sono un anarchico ma di un tipo diverso'

Mahatma Gandhi

sabato 26 febbraio 2011

Le delusioni della pseudo-democrazia


Onofrio Pirrotta, indimenticabile, acuto giornalista ed inviato della Rai, in suo lucido scritto recente, si richiama ad Honorè de Balzac e alle sue ‘Le illusioni perdute’, per descrivere le amarazze e il disincanto di chi, in tanti anni di cosiddetta ‘democrazia post-fascista’, ha creduto nella possibilità in un effettivo cambiamento del sistema politico e della società italiana.
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Tutti i tentativi di riforma e le speranze sembrano ormai finiti nel nulla e noi ci ritroviamo punto e a capo, senza più un sogno da realizzare, immersi nella più banale e rovinosa realtà,  dominati da un’informazione distorta e servile, disperati per l’avvenire delle nuove generazioni.
Le considerazioni di Onofrio sono del tutto condivisibili (comprese quelle riguardanti i tentativi a metà di Mariotto Segni e dei radicali per arrivare ad un sistema elettorale di tipo anglosassone), e riconducono tutto alla causa principale dell’attuale disastro: la partitocrazia.

Fino a quando questa non verrà abbattuta, saremo tutti schiavi, sottoposti alla manipolazione di media e giornali, che non servono la verità, ma il potere.
Balzac aveva ragione, ma il suo era un tempo in cui, perlomeno, la borghesia colta aspirava ad imitare l’aristocrazia autentica, per introdurre quel modello politico, che seduceva un po’ tutti: la realizzazione di una democrazia selettiva, nel segno della qualità, per il miglior governo della cosa pubblica.
Oggi siamo giunti al livello più basso di un sistema anti-democratico ed illiberale e alla forma più compiuta del ‘Leviatano’, che sperpera il nostro denaro e ci tiene in catene con un fisco sempre più avido ed opprimente, una burocrazia ottusa e prevaricatrice, ed una casta,variamente articolata e tentacolare, che punta soltanto a mantenere i propri privilegi.

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