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'Io stesso sono un anarchico ma di un tipo diverso'

Mahatma Gandhi

venerdì 25 luglio 2008

Gao Xingjian ed i nodi della vita






Il premio nobel 2000 per la letteratura è stata una scoperta recente, grazie ad un'intervista curata da Giuseppe Conte sul Giornale.




Le parole di Gao Xingjian si succedevano con ritmo armonico ed i concetti si dipanavano con una logica compiuta ed irreprensibile. Il suo pensiero veniva esposto con un linguaggio piano e scorrevole ed era di una chiarezza esemplare.




Le stesse qualità le riscontro nella lettura di un romanzo scritto dopo il conferimento del premio.




Una prosa semplice in un'ottima traduzione induce a concentrarsi sulla storia autobiografica de Il libro di un uomo solo, sul quale incombe la persecuzione subita dal regime maoista, dipanandosi, per altri versi, tra storie d'amore, un elegante erotismo ed i molti interrogativi sull'esistenza.




In genere gli accenni politici non sono gradevoli per chi cerca un significato estetico nella letteratura, l'arte svincolata dagl'ideologismi.




Per troppo tempo abbiamo letto romanzi dove il tema ideologico prevaleva su tutto e conduceva a risultati modesti o inutili dal punto di vista strettamente letterario.




Ma qui, si avverte l'angoscia del vivere sotto la pressione quotidiana in un clima inquisitorio, poliziesco, razzista con i tanti tranelli tesi, ad ogni pie' sospinto, per accertare la disciplina e l'obbedienza al partito e alla rivoluzione culturale: la persecuzione è diretta a sradicare l'uomo dalla propria famiglia, dai ricordi e le abitudini, le tradizioni antecendenti l'avvento del comunismo.




Appare evidente, in questo caso, la trasfigurazione della lotta personale e politica contro il reazionario Gao nel dramma individuale e collettivo dell'oppressione e della sofferenza, nel rischio persistente della perdita della libertà e dello stesso dono della vita.




Le figure femminili che accompagnano le peripezie del protagonista paiono lenire la sua tragedia soggettiva, accendendo lumi di speranza per il riscatto dalla schiavitù, per relazioni umane, libere da paure e condizionamenti, dove i sentimenti abbiano diritto di esistere pienamente e riacquistino la forza di rendere stabili i legami del cuore.




Un crocevia di emozioni, un labirinto di memorie e dolori, grandi afflati ed aspettative per capire il mondo: un compito difficile, se non improbabile, animato da un desiderio indefinito di spiritualità, che induce l'autore ad affermare problematicamente:...Questa vita è come una rete che tu pensi, maglia dopo maglia, di sciogliere nodo dopo nodo, ma, di fatto, non fai altro che un unico groviglio di nodi, la vita, questo stupido ammasso, tu non hai proprio modo di scioglierlo.

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