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'Io stesso sono un anarchico ma di un tipo diverso'

Mahatma Gandhi

venerdì 10 ottobre 2008

Addosso alla Carfagna !

"Non sottovalutiamo i recenti fenomeni di violenza. L'Italia è un Paese dalla forte tradizione cattolica. Perciò non vanno confusi gli atti isolati di pochi ignoranti con il sentimento della società italiana. Determinati fenomeni non debbano venire sottovalutati, né affrontati con superficialità."


Sono parole della Ministra Mara Carfagna, la quale da quando ha assunto iniziative piuttosto eclatanti, invocando in qualche occasione la cattolicità degli italiani, ha suscitato polemiche aspre e incandescenti, soprattutto per opera delle donne.



Ricordiamo tutti la squallida rappresentazione della Guzzanti, in piazza con i disobbedienti all'esordio del nuovo Governo, e le oscenità pronunciate anche contro la parlamentare della maggioranza.



Ora, le frasi surriportate hanno consentito di proporre ulteriori critiche, perché non sposano le tesi dell'opposizione e citano ancora una volta lo spirito cattolico della nostra popolazione e, quindi, la propensione all'ospitalità e alla tolleranza verso gli stranieri, che vengono invece negati dall'intellighenzia di sinistra.



E' strano come il fanatismo alligni negli ambienti laici e progressisti, degni eredi della rivoluzione giacobina, contro tutto ciò che non s'inquadra negli schemi mentali stereotipati della vecchia ideologia paramarxista, vera malattia infantile, che tuttora affligge gli eredi del sessantotto.



Se poi si scatenano odi razziali, per la dissennatezza di chi antepone al buon senso il fondamentalismo neo-illuminista, non soppesando adeguatamente le conseguenze, che le polemiche esasperate e dozzinali possono provocare, lo si è visto da poco con la povera Santanchè, la quale ha dovuto rifugiarsi tra le guardie del corpo, per non subire aggressioni, fomentate dai soliti spiriti rivoluzionari (da salotto).



A scoppiettanti performance antirazziste e di comodo, per dare addosso, comunque sia, alla compagine governativa si assiste ogni giorno.
L'ultima riguarda proprio la Carfagna, rea di aver pronunciato frasi equilibrate, per cercare di valutare obiettivamente la situazione legata alla violenza e all'immigrazione.



Siamo un paese razzista?
Io penso che, prima di emettere un giudizio, occorra guardare bene ai fatti e non farsi fuorviare dalla propaganda.



Allora, adelante con juicio.



Atteniamoci alla realtà e poi vediamo se, per caso, in Italia non vi sia un problema di sicurezza e di ordine pubblico, che non è legato né al colore della pelle, né a quello politico o di classe od area geografica.



L'immigrazione clandestina è o non è un problema?
La violenza nelle grandi città esiste o no?
Gli immigrati, bianchi o celesti, neri o gialli che siano, sono tutte anime innocenti o, siccome sono immigrati, per ciò stesso, devono essere giustificati in tutto ciò che fanno?



Finora, come lo struzzo, qualsiasi governo della seconda repubblica ha sostanzialmente fatto finta di nulla: non ha regolato il fenomeno, non ha impedito che degenerasse, ma ha consentito che dilagasse, inquinando lo stesso mercato del lavoro, con sfruttamenti ed abusi di ogni sorta, proprio a danno dei più deboli.



Io vorrei vederci chiaro, prima di emettere sentenze contro l'italiano, cattolico o no, definito razzista, magari, per pura strumentalizzazione ideologica contro la maggioranza al potere.



Quanto alla Carfagna, non mi pare abbia detto parole banali o superficiali. Per quanto bella, non è un'oca.


La chiesa cattolica, poi, mi pare l'istituzione che, fino ad oggi, si è schierata a favore degli immigrati, invocando maggiore comprensione ed apertura da parte dei soggetti pubblici e privati. Ma, in un momento in cui i problemi dell'occupazione diventano urgenti per il paese, non si può fare a meno di notare, come del resto sottolineava Marcello Foa, in un recente articolo post, sul suo blog, che la pressione dell'immigrazione, in aumento costante, provoca problemi assai gravi e delicati di compatibilità economico-sociale nella nostra comunità nazionale.



Un'ultima considerazione. Gli attacchi più velenosi contro la Ministra provengono da donne. Che una tale virulenza sia determinata anche dall'istinto di competizione femminile ?
Vuoi vedere che se si fosse trattato di una rappresentate del gentil sesso meno graziosa ed avvenente, si sarebbero lanciati meno aculei contro di lei?

1 commento:

Laura Dal Moro ha detto...

Non è una questione di avvenenza o meno, Piero. I suoi occhi sbarrati di continuo non denotano l' autorità e l' equilibrio che un esponente del Governo deve avere. Circa le sue affermazioni non eccepisco.