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'Io stesso sono un anarchico ma di un tipo diverso'

Mahatma Gandhi

lunedì 22 settembre 2008

Tutto è bubbola?



Il dilemma non è nuovo.

Il mio blog non è proprio recente e quindi posso parlare con cognizione di causa.

Dovrei indispettirmi quando le mie opininioni sono clonate o parafrasate, riconoscendo corrette ed appropriate, adeguate e congrue, almeno implicitamente, le mie osservazioni?
No.
Mi prendo la soddisfazione di vedere confermate le mie intuizioni e tanto mi basta.
Non ho intenzione di apparire ed esserci a tutti costi.

Le rassegne, le passerelle, gli show li lascio agli altri, ai narcisisti di professione, convinto come sono che le esibizioni servono a poco.
Tanto rumor per nulla si potrebbe dire, riecheggiando il titolo di un'opera di Shakespeare.
A proposito del quale, en passant, udite udite, si dice che fosse cattolico, ma non potesse dichiarare liberamente la sua fede, per paura delle ritorsioni del potere.
E'incredibile come il mondo, mutatis mutandis, non cambi sostanzialmente mai.

Sarà vero?

C'è da dubitare di tutto.

La mia fortuna consiste nel fatto che, con l'esperienza e il trascorrere degli anni, mi vado convincendo quanto sia vana l'esistenza e la ricerca dell'assoluto, secondo i criteri impartiti dalla scienza o dalla filosofia, ad uno sguardo non miope, ad occhi che vogliano vedere lontano e spaziare su piani diversi, regioni inesplorate, accogliere nuove prospettive, abbandonando l'abitudine e la pigrizia.

Credevo, di essere il centro dell'universo e niente è più ingannevole dell'universo.
Quando si ritiene di averlo compreso, sfugge di mano come sabbia.
Non si riesce a trattenere neppure un granello della vita e quando ci si rende conto di essere solo un pulviscolo dell'infinito, vagante nell'atmosfera in cerca di posarsi in qualche punto immoto, ecco che tutto il resto, quanto è fondato sull'apparanza di sé e la presunzione del proprio io è solo una grande, avvolgente ed ingannevole, bubbola.

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