Alla cerimonia di consegna dei premi per gli eccellenti del 'campus mentis', il beneamato premier non ha mancato di dar vita ad una delle sue congeniali esibizioni, nella convinzione che con la reiterazione di battute ambivalenti l'aria di contestazione nei suoi confronti possa rasserenarsi.
Il buon barzellettiere, nella versione del Cavaliere, non sceglie le storielle a seconda dell'ambiente a cui vanno proposte; anzi pare che più sono grevi e meglio è, per suscitare consensi grossolani e far intendere che il buon gusto è solo un optional.
In questa occasione, forse perché il Capo aveva la luna storta con i tedeschi, ha sciorinato una barzelletta hard, col fine di deprecare la birra e la mancanza di eleganza dei teutonici(fatto fin troppo risaputo).
Fosse bastato questo avremmo potuto ancora una volta passarci sopra, ma il Presidente dopo aver affrontato il tema serissimo della riforma della Costituzione, non ha perso il destro di sfoggiare la propria eleganza nell'umiliare, da par suo, prima un giovane studente con la giacca stretta e le scarpe non coordinate con il colore dell'abito e poi due fanciulle meritevoli e carine, ipotizzando la possibilità di invitarle al bunga-bunga come avvenenti escort.
Fossimo berlusconidi cominceremmo a preoccuparci della serenità psicologica del Leader ed appresteremmo qualche efficace rimedio, consigliandogli qualche gaffe in meno e più silenzi protocollari, considerato che il papi degli italiani, negli ultimi tempi, appare non sempre compos sui.
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