© 2005-2016 Piero Sampiero TUTTI I DIRITTI RISERVATI.

'Io stesso sono un anarchico ma di un tipo diverso'

Mahatma Gandhi

giovedì 3 luglio 2008

Il Premier e Matrix



Il Premier non va a Matrix.

Meglio così.
L'ora tarda impedisce, di per sé, di assistere ad una trasmissione delle solite.
Argomenti in primo piano nella cronaca vengono sviscerati per la gioia degli amanti del gossip e per approfondire poco, sul piano delle riflessioni e della maturazione dei giudizi.

In questo caso poi, il Cavaliere avrebbe potuto rischiare di fare la figura del suo cameriere, il quale, dal buco della serratura, guarda ciò che non va guardato ed ascolta, alla porta della camera da letto, ciò che non va ascoltato.

In una casa che si rispetti, infine, i fatti privati si discutono a parte, evitando di mettere in piazza i famosi panni sporchi.

Vizi privati e pubbliche virtù.
Questa regola dell'ipocrisia sociale, vale ancora di più per un Capo di governo, che di gaffes ne ha commesse troppe e deve, ora, dimostrare ai cittadini la correttezza delle proprie scelte, in vista di un cambiamento significativo di rotta, soprattutto in economia.

La gente comune vuole vedere scendere i prezzi dei generi alimentari, vuole arrivare alla fine del mese. Non sa cosa farsene dei discorsi hard, costituenti il piatto forte, condito in tutte le salse, sui giornali, in televisone, al cinema ed al teatro e via dicendo.

Certo, un po' di senso della misura in più non guasterebbe in tutta la classe dirigente.
Un po' di stile, ragazzi. Datevi un contegno.
Almeno provateci in pubblico ed i vostri affari privati di donne ed affini, blindateli nel boudoir.

L'Italia ha bisogno di decoro.

Un grande sociologo ed economista, come Vilfredo Pareto, criticava il cosiddetto virtuismo, la caricatura delle virtù civiche, quelle che fanno grande e degno di rispetto un paese, le sole richieste dai cittadini ai propri governanti, nel vecchio continente non puritano.

Le piccole virtù, legate alle cose private e di piccolo spessore non vanno considerate molto importanti nella vita sociale. Peccatucci non gravi da assolvere nel confessionale, perchè non riguardano il bene pubblico, ma la natura imperfetta dell'uomo.
Il brillante pensatore aveva ragione, con un avvertimento in più per i mass media, cui è necessario, se è possibile un salto di qualità a favore della privacy di ognuno di noi, celebre od oscuro personaggio di questa società a brandelli.
Tolgano la bava dalla bocca dei propri cronisti e fotoreporter, evitino le morbosità, fin troppo dentro il dna degl'italiani.
Intanto, a lungo andare, dei pettegolezzi di Signorini e company anche il popolino più coatto alla fine si stuferà se non altro, per una sorta di rigetto naturale.


E allora che comincino subito ad eliminare il trash più maleodorante, come si spera si stia facendo a Napoli.

Nessun commento: