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'Io stesso sono un anarchico ma di un tipo diverso'

Mahatma Gandhi

sabato 27 settembre 2008

"Stanchezza"


Quello che c'è in me è soprattutto stanchezza non di questo o di quello

e neppure di tutto o di niente:stanchezza semplicemente, in sé,stanchezza.

La sottigliezza delle sensazioni inutili,le violente passioni per nulla,gli amori intensi per ciò che si suppone in qualcuno,tutte queste cose -queste e cio' che manca in esse eternamente -tutto ciò produce stanchezza,questa stanchezza,stanchezza.

C'è senza dubbio chi ama l'infinito,c'è senza dubbio chi desidera l'impossibile,c'è senza dubbio chi non vuole niente -tre tipi di idealisti, e io nessuno di questi:perchè io amo infinitamente il finito,perchè io desidero impossibilmente il possibile,perchè voglio tutto, o ancora di più, se può essere,o anche se non può essere...E il risultato?

Per loro la vita vissuta o sognata,per loro il sogno sognato o vissuto,per loro la media fra tutto e niente, cioè la vita...Per me solo una grande, una profonda,e, ah, con quale felicità, infeconda stanchezza,una supremissima stanchezza,issima, issima, issima,stanchezza...

Alvaro de Campos(Fernando Pessoa)

Amare il finito, il possibile, quel che può essere...Pessoa non si dichiara idealista come gli appartenenti alle tre categorie indicate nelle strofe precedenti.
A scrutare la realtà e quello che non può essere si finisce ad accusare stanchezza e a sentirsi felici della scoperta?

Che cervello bizzarro e capriccioso potrebbe dire qualcuno, come già sottolineò il Vasari nei confronti del pittore rinascimentale ed eterodosso Durer.
Oggi si riconosce a Durer come del resto ad Arcimboldo la qualifica di rivoluzionari", in quanto non ortodossi e non allineati con il pensiero dominante del loro tempo.
Penso che sostanzialmente tale definizione possa attagliarsi anche a Pessoa, un personaggio enigmatico, affascinante e geniale, non integrato nella società dell'epoca, già in cammino verso la triade Ragione, Progresso, Uniformità.

Si deve ad Antonio Tabucchi il merito di aver reso noto lo scrittore e poeta portoghese in Italia ed in Europa.
Un uomo singolare, geniale nell'analisi dell'animo umano, della perdita d'identità nella società massificata, dal carattere malinconico e fatalista che affondava le sue radici nell'Africa lusitana.

1 commento:

Laura Dal Moro ha detto...

Posso capire ciò che Pessoa intendeva con il termine 'stanchezza'. Ci sono dentro.