Alla "BlogFest" di Riva del Garda se ne vedono di tutti colori.
Il Potere non può fare ameno d'ignorare il fenomeno globale dei blog e quindi deve, in qualche modo, attestare la propria attenzione verso un fenomeno non facilmente controllabile e dominabile, sebbene la tendenza all'omologazione si faccia strada anche in questo settore, grazie all'istinto gregario, latente in molti blogger, il quale porta all'aggregazione ed al lobbismo, alle nuove corporazioni, ai gruppi di pressione, al condizionamento psicologico ed al soft mobbing , in grado di orientare idee e comportamenti, mettendoli, se possibile, al servizio dell'establishment, nel quale ha spazio rilevantissimo il monopolio telematico.
Franco Bernabè, a similitudine di Obama al congresso del partito democratico negli USA, si presenta a Riva del Garda e graziosamente concede se stesso, la visibilità del suo gruppo, a partecipare al dibattito, rispondendo alle domande di alcuni interlocutori pre - selezionati tra i presenti all'evento, ed esprimere così il volto moderno, accattivante della sua società, già apprezzata, nel tempo, per significative ragioni di eterodossia, manifestata, in campo nazionale ed internazionale, nei settori piu sotterranei della politica e dell'economia.
E che succede?
Vorremmo sbagliare, ma l'impressione è che i qualificatissimi rappresentanti dei succitati coagulatori di blog, quelli che, a loro volta, tramite solidarietà pelose ed arruffianamenti istituzionali, si pongono riverenti e paghi al di cotanto personaggio, quasi fosse un Obama all'amatriciana, ovvero un'altra madonna apparsa nella città trentina come capitò ai fedeli salmodianti o a quelli in pectore, a Civitavecchia o a Medugorie.
"Grazie Franco, benvenuto tra noi, sei grande e democratico, e non faremo nulla per cambiare te ed il grande fratello, del quale sei legittimo erede con la tua inimitabile società per azioni", sembrano ripetere, da soli o in coro, tanti fieri campioni d'anticonformismo parolaio e bloggarolo.
Meditiamo su quest'aspetto dei meeting organizzati da rampanti opinionisti del web, più o meno in buona fede, con legami sottili con la grande stampa, i media, la telefonia mobile e fissa, i cosiddetti "poteri forti" e cerchiamo di sottrarci al richiamo del branco.
Domandiamoci quanti affari si fanno a Riva del Garda e quanta autentica voglia di libertà ci sia tra questi nuovi santoni, che si fanno in quattro per accogliere, con smodati inchini, i potenti piccoli e grandi, del nostro stravagante paese, magari rendendosi disponibili, con la loro riverenza, ad accettare di corsa un posto, che assicuri loro non solo il biblico piatto di lenticchie, ma anche pane, companatico, dessert e benefit vari, sempre pronti a contestare con licenza delli superiori.
A loro, blogger o no, ripetiamo uomini siate e non pecore matte.
1 commento:
Sarò un' eccezione (anche tu lo sei), ma io non mi mischio ai bloggers. Le '7 sorelle' del web mi nauseano. Mantengo la mia identità. Tanto che nulla sapevo dell' adunata di Riva. Un saluto*
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