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'Io stesso sono un anarchico ma di un tipo diverso'

Mahatma Gandhi

mercoledì 2 febbraio 2011

La sortita di Barbareschi


Caro Barbareschi, questa sua sortita ad Arcore, in visita al capo del governo, in un momento in cui la confusione nel pdl è massima, non mi piace punto.

Mi pare una replica poco commendevole della gaffe compiuta da Matteo Renzi, sindaco di Firenze, che, con la scusa di rottamare il pd, intanto andava ad incollare i cocci tra maggioranza ed opposizione, nell'interesse presunto, molto presunto, di servire la sua città e di conseguenza la nazione italiana.

Lei ha porto omaggio al premier, dopo la brutta figura di Bondi al Ministero dei beni culturali, e questo puzza un po' troppo di bruciato per un parlamentare, che si era distinto per ferme convinzioni ed intransigenza ed uscite pubbliche molto (e giustamente) polemiche nei confronti di chi si era pentito, all'ultimora, di essere stato presente alla manifestazione di Bastia Umbra, tornando all'ovile del predellino, magari per paura di perdere i vantaggi accordati in sede legislativa all'università fantasma della Cepu...

Io non ho motivi personali, perché non ho tessere di partito, ma dopo i risultati del tentato (e giustificato) golpe contro la berlusconiana 'azienda partito' , apprezzando il programma del 'manifesto per l'Italia', è obiettivamente difficile pensare che con lo scarso 6 % del favore dei sondaggi, si possa andare molto lontano, senza pensare ad alleanze che puntino ad un rassemblement liberal-popolare, nello spirito del ppe europeo, equivalente al neo- conservatorismo britannico, francese e tedesco, alle cui idee fli, se non sbaglio, s'ispira.

Allora, mi permetta di chiederle se non le pare esagerato manifestare inquietudini sul futuro del programma contenuto nel 'manifesto' ,solo per il fatto che i princìpi ivi enunciati sono compatibili con quelli del 'Nuovo Polo' e consentirebbero, in più, di condizionare in senso moderato il governo che uscirà dalle prossime elezioni, in alternativa ad un centro-destra berlusconiano decotto da alleanze innaturali con la lega, cricche vergognose tra affaristi e politicanti, compromessi ideologici da prima repubblica (con l'accordo nauseabondo dei vecchi partiti d'impronta craxiana, missina e democristiana), che continuano a massacrare i ceti medi-produttivi e le classi più deboli, nulla avendo da spartire con la politica moderata e popolare affermatasi in Europa, dopo il tramonto delle ideologie legato al crollo del muro di Berlino.


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