L'ora legale comincia a mietere vittime.
Commenti deliranti s'intrecciano coi turpiloqui e le convinzioni xenofobe della maggior parte degli italiani, siciliani compresi.
Urla forcaiole si mescolano con bestemmie ed invocazioni allo sterminio di massa degli immigrati, che vengono qua per rovinarci i lunghi ponti pre- pasquali, pasquali, post-pasquali e le vacanze estive.
Invettive contro l'Europa e i francesi, che ci camminano in testa e non tengono conto della nostra esistenza, né di Bossi o Maroni.
Imprecazioni e propositi sanguinari contro i giudici che processano Berlusconi, contro Vendola con l'orecchino, contro i meridionali che piangono sempre e sfruttano i padani, contro il Giappone e il nucleare, contro Fini il traditore, contro Bocchino e la Carfagna e la moglie di Bocchino, contro Santoro, Travaglio e chiunque non la pensi allo stesso modo.
Ecco ritrovata l'identità nazionale più vera: quella di un popolo lazzarone, divorato da invidie e gelosie, nevrotico, pacifista e forcaiolo al tempo stesso, sempre in attesa dell'uomo della provvidenza (gratuita e generalizzata).
Speriamo in una rapida stabilizzazione degli ormoni e delle cellule cerebrali dopo il primo impatto da jet lag.
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