Faccio riferimento al Giappone, per esprimere tutta l'insoddisfazione nei confronti del nostro popolo.
Il vessillo del meridione è ormai 'il chiagn' e fotti', mentre i simboli della lega sono la brioche ed il cappuccino, da consumare alla buvette del consiglio regionale lombardo...a spese del contribuente.
Oggi, ognuno si sente in grado di esprimere un giudizio storico sul Risorgimento, in un paese in cui l'istruzione e la qualità della scuola sono ai livelli più bassi in campo internazionale, dimenticando che l'Unità, con tutti i suoi difetti, fu comunque un progresso di fonte ai localismi egoistici e agli staterelli da operetta, che dominavano la penisola.
Nel solco della rivoluzione liberale che animava l'Europa, l'Italia, a costo di gravi sacrifici e grazie al frutto di lucide e coraggiose intelligenze, entrò nel novero delle nazioni protagoniste, soggetto attivo e non più oggetto delle altrui scelte politiche, allargando i confini del Regno sardo-piemontese.
Di fronte a certi esempi di volgarità ed auto-denigrazione, verrebbe da dire con Flaiano che ''L'Italia odierna è il paese dove sono accampati gli Italiani.''
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