Guardando il pdl, abbiamo di fronte una massa informe e purtroppo allo sbando...e, secondo me, per nulla destinata a vincere.
Il
berlusconismo, tradito dallo stesso leader un tempo carismatico, lascia
una triste eredità ed una infinita serie d' imprese nefaste consumate
da un branco di furbetti a livello nazionale e locale, privo di cultura
di governo e dedito al proprio personale tornaconto.
Uno
spettacolo degradante, che ora lascia il campo a personaggi poco
credibili come la Santanchè, la quale vorrebbe rottamare tutti per
occupare la scena ( con quali meriti non si sa). L'ineffabile Santanchè
pensa che gli elettori moderati (o no) abbiano la memoria corta?
Persevera nel ruolo di pasionaria berlusconiana, di rottamatrice del centro-destra, dopo che per anni ha perseguito le sue personalissime ambizioni di arrampicatrice, dando vita ad equivoche esibizioni e volgarissime polemiche, con un pedigree punteggiato di sostegni pubblicitari e frequentazioni poco affidabili, nel nome della più furbesca ideologia: ''levati tu che mi ci metto io''.
Che contributo possa dare alla rifondazione dell'area liberal-popolare Dio solo lo sa. E' certo che il suo sgangherato appeal può portare più danni che benefici ad una seria opera di ricostruzione della politica dell'ex pdl.
Il ruolo che meglio le si attaglia è quello di teenager un po' attempata e di interlocutrice permalosa del 'mitico' Zucchero, nelle esibizioni canore condite d'insulti contro i neo-ricchi della dorata Costa Smeralda.
Persevera nel ruolo di pasionaria berlusconiana, di rottamatrice del centro-destra, dopo che per anni ha perseguito le sue personalissime ambizioni di arrampicatrice, dando vita ad equivoche esibizioni e volgarissime polemiche, con un pedigree punteggiato di sostegni pubblicitari e frequentazioni poco affidabili, nel nome della più furbesca ideologia: ''levati tu che mi ci metto io''.
Che contributo possa dare alla rifondazione dell'area liberal-popolare Dio solo lo sa. E' certo che il suo sgangherato appeal può portare più danni che benefici ad una seria opera di ricostruzione della politica dell'ex pdl.
Il ruolo che meglio le si attaglia è quello di teenager un po' attempata e di interlocutrice permalosa del 'mitico' Zucchero, nelle esibizioni canore condite d'insulti contro i neo-ricchi della dorata Costa Smeralda.
Se
l'Alfano non corre subito ai ripari e vince il proprio complesso
d'inferiorità rispetto al padre- padrone, contrapponendosi alla sinistra
e ai giochetti interni di potere, che prilegiano solo chi vuole
conservare le poltrone anche con la 'nuova' legge elettorale sarà
difficile evitare la débacle.
Torni
il delfino alle indicazioni dei referendum Segni e dia un segnale vero
di riscossa, all'insegna di quella rivoluzione liberal-popolare tradita
nei fatti e sia la voce della protesta dei ceti medio-piccoli e deboli
contro uno stato partitocratico, che giorno per giorno ci porta verso la
schiavitù più estrema