Il paese è povero d'idee, sentimenti, emozioni. Non ha capacità reattive, sta perdendo l'stinto di sopravvivenza.
La politica- teatrino sta spegnendo le ultime energie di un popolo sopraffatto dal debito pubblico, dai commedianti, dalla casta, dagli speculator,i da chi è attestato su rendite di posizione parassitarie, dalla confusione dei ruoli, dal vociare continuo, dal trionfo della volgarità, dall'odio viscerale per chi non è sottomesso alle fazioni e non si accoda ai feudatari di un regime onnipresente da oltre un cinquantennio.
L'italia è un disastro: il referendum è avversato dalla classe dei politici di professione, apparteneneti a club che sfiorano il 10 per cento dei consensi e che se perdessero il cadreghino non saprebbero che fare.E il popolo minuto acclama le consorterie, chiedendo protezione agli schiavisti della partitocrazia.
Qui ci balocchiamo tra le bordate ad effetto di bankitalia, le piroette di D'Alema, il sogno disperato di una video-monarchia ereditaria, le centinaia di foto del premier a Villa Certosa in giro per il mondo, calpestando i più elementari diritti delle persone, la teoria del complotto, la rinconrsa di Obama, lo stravolgimento dei fatti ad uso e consumo della propaganda ideologica e l'assoluta mancanza di carità, che è uno dei tratti caratteristici della cultura 'umana', in contrapposto a quella' animale' (come ben descriveva nella sua 'Crisi della Civiltà', il profetico storico olandese Johan Huizinga).
Ecco: siamo riducendo la nostra società ad una sorta di foresta primitiva dove si prepara il ritorno alla ferinità, di palude d'ipocrisia e cinismo, bassezza e volgarità.
La politica- teatrino sta spegnendo le ultime energie di un popolo sopraffatto dal debito pubblico, dai commedianti, dalla casta, dagli speculator,i da chi è attestato su rendite di posizione parassitarie, dalla confusione dei ruoli, dal vociare continuo, dal trionfo della volgarità, dall'odio viscerale per chi non è sottomesso alle fazioni e non si accoda ai feudatari di un regime onnipresente da oltre un cinquantennio.
L'italia è un disastro: il referendum è avversato dalla classe dei politici di professione, apparteneneti a club che sfiorano il 10 per cento dei consensi e che se perdessero il cadreghino non saprebbero che fare.E il popolo minuto acclama le consorterie, chiedendo protezione agli schiavisti della partitocrazia.
Qui ci balocchiamo tra le bordate ad effetto di bankitalia, le piroette di D'Alema, il sogno disperato di una video-monarchia ereditaria, le centinaia di foto del premier a Villa Certosa in giro per il mondo, calpestando i più elementari diritti delle persone, la teoria del complotto, la rinconrsa di Obama, lo stravolgimento dei fatti ad uso e consumo della propaganda ideologica e l'assoluta mancanza di carità, che è uno dei tratti caratteristici della cultura 'umana', in contrapposto a quella' animale' (come ben descriveva nella sua 'Crisi della Civiltà', il profetico storico olandese Johan Huizinga).
Ecco: siamo riducendo la nostra società ad una sorta di foresta primitiva dove si prepara il ritorno alla ferinità, di palude d'ipocrisia e cinismo, bassezza e volgarità.
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