© 2005-2016 Piero Sampiero TUTTI I DIRITTI RISERVATI.

'Io stesso sono un anarchico ma di un tipo diverso'

Mahatma Gandhi

martedì 7 ottobre 2008

Vade retro Benigni!


Non bastava lo spettacolo oceanico della piazza fiorentina, durante le serate dedicate alla lettura della Divina Commedia di Dante, rendendoci inequivocabilmente allergici al grande poema (da noi coltivato amorevolmente, ai tempi del liceo, con l'accompagnamento, passo passo, del celebre e inappuntabile commentario del Buti, per rendercelo più chiaro ed apprezzabile sotto il profilo storico-letterario), purtroppo ridotto ad uno show popolare di dubbia qualità ed ancor più incerta comprensione per un pubblico impreparato ed incolto, sprovvisto di qualsivoglia spirito critico, che consenta di discriminare la nobile poesia dalla plebea selezione delle veline.
Non era difficile immaginare che i geni della TV di Stato avrebbero ritentato l'impresa, per allargare l'audience di scarso respiro delle proprie emittenti, con un'altra opera, alla quale andrebbero dedicate letture personali, scelte con ben più profonda riflessione e spessore intellettuale, di quanto non sia l'ascolto passivo e massificato, le messe in scena di dubbio gusto nel volgare cocktail di santa romana chiesa con l'esibizione di guitti o giullari, i quali nulla possono dare per valorizzare testi di sacrale regalità come la Bibbia.
C'è poco da sperare nel progresso intellettuale della nostra gente, facendo ricorso a mezzi di basso imbonimento imitando maldestramente usi di altre contrade, inadeguati ad arricchire o ridestare la spiritualità del singolo. Quanti clienti degli alberghi nostrani hanno preso in mano o leggiucchiato il Vangelo posato accanto al letto d'albergo alla maniera dei paesi anglosassoni?

Quanti neofiti o nuovi attenti lettori guadagnerà l'iniziativa televisiva di massa, pur con l'alto patrocinio del pontefice, per capire nelle sue varie sfaccettature, amare e seguire la parola del Signore da una lettura cooperativa ed improbabile di attori o personaggi noti, che, con tutto il rispetto per le esperienze acquisite in altri campi, sono interpreti fuori ruolo per la grandezza del testo e dell'insegnamento in esso racchiuso?

Per parte nostra, da laici ed agnostici, ancora una volta diciamo vade retro Benigni. Il suo intervento ha l'indesiderato, ma indubitato effetto di farci allontanare dalle Sacre Scritture.

Nessun commento: