Le riforme della Costituzione finora apportate dalla classe politica hanno avuto un esito positivo sulla sociale del nostro paese, sulla trasparenza delle Istituzioni sulla semplificazione dei rapporti tra lo Stato e i cittadini?
Quali giuristi di chiara fama, imparziali e pensosi del bene comune, hanno contribuito contribuito a modificarla in meglio, adattandola ai tempi?
Nel dibattito tra il giustizialista direttore del Fatto Q.e quello barricadiero di Radio Capital, nulla è stato aggiunto a quanto già non sapessimo.
La riforma costituzionale andrebbe fatta da personaggi d'indiscussa competenza e al di sopra delle parti in una visione se possibile più anglosassone che mediterranea della Carta fondamentale, adottando criteri pragmatici, romanistici e non bizantini, meno ecumenici e compromissivi di quelli del secondo dopoguerra, i quali in mancanza d'altro restano ancora i meno disastrosi.